Quando scende la calma attorno a te e, finalmente, puoi arrenderti al silenzio, capita che sia la mente a fare rumore.

Inizi a pensare a tutto quello che hai ottenuto, perso, sperato, sognato.

Beh.. oggi ho avuto uno di quei momenti..

E, anziché farmi travolgere dai desideri mancati, dai progetti non portati a termine, da quelli che possiamo definire veri e propri fallimenti, per una volta, mi sono data da sola una bella pacca sulla spalla, accompagnata da un: “Brava, Ila!”.

Sono grata e felice per tutto ciò che è arrivato negli ultimi tempi, ma soprattutto sono estremamente orgogliosa per ciò che sono riuscita a lasciare andare: tutte quelle pesantezze, quelle bugie e falsità, che mi avevano convinto fossero il giusto prezzo da pagare per vivere una vita ”dignitosa”.

E, riflettendo sui cambiamenti, le paure, i momenti belli e brutti, mi sono ritrovata a cercare di definire cosa significhi provare amore per se stessi.

L’argomento è piuttosto inflazionato, oramai. Non c’è esperto del “settore” che non abbia qualcosa da dire sul punto: dedicati del tempo, fai una volta alla settimana qualcosa che ti piace, fatti un regalo, realizza quanto vali, credi in te, cura l’alimentazione, il corpo è il tuo tempio, prenditi una pausa quando è tempo di staccare etc…

Consigli che sono sicuramente validi, ma che – a mio avviso – rivelano la loro utilità nel momento in cui stai vivendo una vita che non è la tua, e cerchi dei sedativi momentanei, una boccata d’aria. Per poi tapparti nuovamente il naso e ributtarti nella quotidianità.

Il vero amore per se stessi, a mio parere, è una scelta di vita, e consiste proprio nell’avere il coraggio di essere se stessi. E non mi riferisco semplicemente all’essere naturali o al non indossare maschere quando ci si rapporta con gli altri.

Intendo proprio essere se stessi con se stessi, in ogni istante. Essere profondamente connessi con la propria anima e manifestare la propria essenza in ogni aspetto della vita, dal lavoro alle relazioni interpersonali, consapevoli del fatto che – solo se si è connessi con le profondità della propria anima – non ci possono essere scelte, persone, eventi o relazioni sbagliate.

Tutto è semplicemente perfetto, perchè è esattamente ciò che abbiamo scelto. Ed è restando fedeli alla nostra anima, alla nostra essenza, che possiamo dire di amare veramente noi stessi.

Quindi, per favore, non venitemi a dire che fare un lavoro che non vi piace o stare con una persona che non è esattamente quella che vorreste, va bene, tanto avete imparato ad amarvi da quando mangiate bio e, una volta a settimana, vi regalate un massaggio…

Amare se stessi non è un’ora alla settimana: è una vita intera in cui esprimi esattamente ciò che sei, ciò che vuoi dare al mondo (e ciò che, di conseguenza, riceverai).

Che si tratti di un progetto da costruire o, al contrario, di lasciare andare qualcosa, non ti serve motivazione o qualcuno che ti faccia forza per non mollare!

Soprattutto, non ti serve prenderti una vacanza (tanto meno, un’ora al giorno o alla settimana da dedicare a te stesso per ricordartelo): la pausa è un bisogno di chi vive una vita che non ha scelto davvero.

E, per quel che mi riguarda, da quando ho iniziato a lasciar andare condizionamenti familiari e sociali, per dare la priorità a scelte che sento più in sintonia con il mio vero essere (con quella parte che i più chiamano “anima”, ma che, per me, è semplicemente l’inconscio), posso dire di essere dannatamente stra-felice a modo mio, facendo quello stra-cazzo che mi pare.

Con buona pace per tutti quelli che hanno qualcosa da dire.

Commenti sul mio turpiloquio compresi.

Perché una parolaccia non ha mai ucciso nessuno, mentre vivere una vita che ti rende infelice, sì.

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